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  • Immagine del redattoreElisa Maiorano-Driussi

Salone Internazionale del libro di Torino - Giorno 1

Forse dovrei dire "pomeriggio", ma lasciamo perdere i dettagli, perché ciò che conta, in questa giornata, è che al Salone ci siamo arrivati e un paio di altre cose.


Chi ha letto il post precedente, un mailing inviato ieri sera, forse sa che non è stato molto semplice preparare questa trasferta.


Per chi ancora non lo sa, per chi è incappato in questo post con chissà quale ricerca su Google, abito a Berna, la capitale Svizzera. Bellissima città, come bellissima è anche tutta la Svizzera. Unica pecca? Per spostarsi in Italia bisogna attraversare l'arco alpino. E vi assicuro che spesso non è facile farlo, soprattutto in un week-end come questo che conta una festività con tanto di ponte (poi qualcuno mi deve ancora spiegare perché hanno deciso di organizzare il Salone durante il ponte dell'Ascensione 😁).


Ad ogni modo, reduce da un periodaccio pieno, stancante e complesso, avendo lasciato un nuovo appartamento che sembra un accampamento (trasloco appena terminato), la mia famiglia e io ci imbarchiamo (o meglio, "immacchiniamo" - se non esiste ancora questo verbo, ne rivendico la maternità) in questa avventura: arrivare al Salone, al PAD 2, Stand F103 (Area Pro e libreria self publishing) entro le 16.30.


Fatti due calcoli, se si parte alle 8 di mattina dovrebbe essere quasi sicuro arrivare per quell'ora...


E così è stato.


Nonostante il traffico, l'ora di coda al tunnel del Gran San Bernardo, una pausa pranzo meritata in un ristorante in Val d'Aosta con tanto di cotoletta Valdostana e fonduta di formaggio e ancora traffico rallentato alle porte di Torino, alle ore 16.38 ero presso il PAD 2, Stand F103!


Okay, la proverbiale precisione svizzera non si è palesata questa volta, ma permettetemi un minimo di "fuso orario", dato il lungo viaggio.


Tutto questo trambusto, la levataccia e le code valgono l'emozione che ho provato una volta raggiunta la meta: mi avvicino allo stand e, da lontano, impilati in una libreria, vedo i volumi di Influencer per Amore pronti per essere consegnati nelle mani di lettori e lettrici che daranno a questa storia la possibilità di essere letta e vissuta. ❤️


Una volta ripresa da questa sensazione, saluto e abbraccio un paio di persone che non vedevo dal Festival del Romance e mi godo il girovagare senza meta per gli immensi padiglioni pieni di libri, storie, parole e persone di questa magnifica kermesse.


Domani mi soffermerò sui libri e sugli autori, ma oggi voglio solo andare in avanscoperta e godermi quest'aria "librosa".






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